IL JUKE BOX – Gennaio 2013

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15 thoughts on “IL JUKE BOX – Gennaio 2013

  1. ‘I’m yours’ la si prova qualche giorno (se tu fai tutte le parti prapapuntpunt senza sembrare un palo del milanese io mi sciolgo la lingua con ‘I’ve been spending way too long checking my tongue in the mirror And bending over backwards just to try to see it clearer’ senza sembrare un’ hawaiana deportata in Svezia 🙂 Tu non avrai problemi, sospetto; per me sarà dura, senza fumarmi i sali da bagno, ma chissà…Tonalità RE.

  2. Baby can I hold you, semplicemente stupenda! Mi piace un casino anche ‘Talkin about a revolution’ della Chapman, ho ancora il disco in vinile, che bei tempi con il giradischi, il suono sembrava più vivido anche quando ogni tanto saltava la puntina!! ^_^

  3. Sì, vero, mia madre li tiene ancora i miei dischi, vorrebbe venderli, ma gliel’ho proibito, non si sa mai, magari il futuro è nel ritorno al passato? Chi lo sa, di gente che retrocede invece che avanzare ce n’è tanta. Adesso ascolto solo la radio su itunes… stazioni con musica tratta da colonne sonore, è la mia personale passione! Ho assistito al concerto di Ennio Morricone a dicembre, incredibile!

  4. Impossibile per me non subire il fascino di quella parietaria musicale che srotola il suoi steli e le sue brattee tra i borbottii elettronici della megalopoli futura, in “Blade runner”; un brano salva-vita, in tutti i sensi, e davvero emozionante. Che sorpresa ritrovarlo qui, così fresco e avvincente, dopo trent’anni o giù di lì.

  5. Purtroppo non sono proprio capace di inserire dei link come si deve, ma vi do’ lo stesso un paio di indirizzi di video musicali su you tube.

    In questo (www.youtube.com/watch?v=9=MuPqYtV_k), il pianista Pletnev suona un pezzo della “Rapsodia su un tema di Paganini” (p. iii) di Rachmaninoff. Il bellissimo tema, da serenata, che emerge nei primi istanti dell’esecuzione, e che poi, nei successivi 3 minuti, si frammenta ed evolve in un continuo dialogo con l’orchestra, mi ha ricordato tanto — forse indebitamente — “Memories of Green” di “Blade Runner”, postato qui poco più sopra.

    In quest’altro (www.youtube.com/watch?v=Mq8knwo7dgg), la pianista giapponese Ayako Uehara, a Sydney, esegue la prima parte della stessa opera di Rachmaninoff, facendo scintillare ancora di più il dialogo con l’orchestra, ma non solo: l’evocazione di antichi maestri e riferimenti musicali,a mio parere, è continua, a partire dall’inizio ‘barocco’ fino al finale ‘romantico’, con addirittura una citazione esplicita — se non m’inganno — della Symphonie Fantastique di Berlioz (V movimento) verso la fine.

    Spero che questi video vi regalino delle gran belle pause, come hanno fatto con me.

  6. Anche a me piace perdermi, tanto poi ci pensa il filo della musica a ritrovarmi. E’ rilassante, oltre che un risparmio di tempo, nella tempesta di sabbia e menzogne pre-elettorali.
    Perciò mi dispiace doverti dire che non ho altri link musicali o cine-pittorici da aggiungere. Puoi sempre riascoltare quelli che già sono qui: il bello della musica è che fa perdere anche il conto delle volte in cui ci attira a riascoltarla. Quando si dice le sirene, eh?
    Comunque anch’io ho già rivisto due volte il bellissimo video di Albanese sul … temperamento dei colori. Mi sa che è un virus benefico che circola nel blog.

    Ciao Manu, buon w.e. e buon tutto.

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